Grace Land, La serie – S.1 Ep.1

Sì, siamo di quelli che “è arrivato il Covid e abbiamo cambiato vita”. Alla seconda aria di chiusure mutlicolore, abbiamo organizzato quattro buste di corsa, alla meno peggio, e siamo letteralmente scappati dalla città.

In tempi di serie televisive, che noi in generale non amiamo, qui vi raccontiamo il primo episodio della prima serie di Graceland. La storia è lunga e appassionante.

Al tempo, nel 2020, avevamo appena finito di risistemare una casa con un giardino di 160 mq ad Aranova. Prima del covid, era stata affittata a degli inquilini che, oltre a non aver mai pagato l’affitto, ce l’avevano praticamente distrutta, lasciandoci per ricordo una montagna di roba da buttare, smaltire e aggiustare. Avevamo debiti da saldare, truffe fatte a nostro carico da gestire e condomini confinanti irrequieti da …placare, diciamo. E’ stata un’esperienza terribile che però ha comunque contribuito al nostro percorso, nel bene.

Era la casa in cui io avevo abitato dal 2004 al 2013 da sola e a seguire con Marco e Samuele. La lasciammo nel 2016, un mese prima che nostro figlio Samuele compisse un anno. Ritenevamo che Aranova non fosse il “posto giusto” in cui farlo crescere e che la città avrebbe offerto “migliori opportunità”. Come cambiano le cose per le ragioni più impensate!

Anni belli quelli romani trascorsi a Garbatella (mio quartiere d’origine) in un appartamento al primo piano con un quasi terrazzino misura …mattoncino lego da 6? Tutto comodo, sotto casa, veloce, a portata di mano. Abbonamento alla Mic Card e ai mezzi pubblici e via: tre anni di vero spasso per una famiglia che non dipendeva dalla scuola e da lavori standard nella frenesia di una grande metropoli. Si girava con Samuele ficcato nello zaino da montagna e si andava dappertutto.

Dopo di che, tre anni dopo, è comparso quel triangolo rosso col punto esclamativo sul telefono. E tutto è cambiato. C’era il Covid19. Eravamo ostaggi di qualcosa di impalpabile, ingestibile, e allo stesso tempo innegabile e preoccupante. Iniziava la prima pandemia della mia generazione. Che fare? Che dire? Che pensare? Quali progetti? Quali rimedi? Quali accortezze? Solo tanta umana, sincera e basica, confusione.

D’un tratto, quella che sembrava una scelta che ci avrebbe offerto “migliori opportunità”, è diventata la nostra gabbia. Una gabbia felice tuttavia, in ogni caso, perché tutto possono l’amore, la sintonia, la comunione e la Grazia.

Appena abbiamo potuto, siamo quindi tornati da dove eravamo venuti. E, proprio qui, tutto è cominciato.

S.1 Ep.1 – FINE